Mostra “IL PROTON. CAMILLO ROCCHIETTA. INDUSTRIA E PUBBLICITA’ – PINEROLO NEL MONDO”
Prosegue fino al 20 dicembre 2020 la mostra “Il Proton. Camillo Rocchietta. Industria e Pubblicità – Pinerolo nel Mondo”.
L’esposizione è visitabile tutte le domeniche, dalle 10.30 alle 12 e dalle 15:30 alle 18:00 dislocata in tre sedi: Museo di Scienze Naturali “Mario Strani”, viale della Rimembranza, 61; Museo Etnografico del Pinerolese (MUSEP), Piazza Vittorio Veneto, 8; Collezione Civica d’Arte Pinerolo, Piazza Vittorio Veneto, 8.
La mostra si avvale del contributo di collezioni esterne: Museo della farmacia Picciòla, Accademia Italiana di Storia della Farmacia (AISF).
Ingresso con MUPICard.
Il biglietto unico MUPI Card è nominativo, valido 365 giorni dalla data dell’acquisto e consente l’ingresso illimitato a tutti i Musei Civici.
MUPI Card costa 5 €, è gratuita per minori di 18 anni e i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, oltre alle gratuità di legge, ed è acquistabile presso i Musei Civici nei rispettivi orari di apertura e presso l’Ufficio del Turismo in via del Duomo 1 a Pinerolo (di fronte al Comune).
I titolari della MUPI Card hanno diritto alla riduzione su tutti i biglietti singoli della stagione del Teatro Sociale. Gli abbonati della stagione del Teatro Sociale hanno diritto ad acquistare la Mupi Card al prezzo ridotto di 4 €.
UN PO’ DI STORIA
La mostra del “Proton. Camillo Rocchietta. Industria e pubblicità – Pinerolo nel mondo” racconta la storia di Camillo Rocchietta, nato nel 1884, personaggio di spicco della Pinerolo dei primi anni del ‘900. Tra il 1910 e il 1911 nella sua bottega farmaceutica nasce “Il Proton”, un ricostituente per adulti e bambini.Questo era uno sciroppo dal gusto molto dolce a base di potassio, iodio, fosforo e ferro, aromatizzato con olio essenziale di mandarino. Non aveva additivi e l’unico conservante era lo zucchero.
Rocchietta fu in grado di commercializzare la sua invenzione in tutta italia e di esportarla in 52 nazioni grazie ad un uso strategico della pubblicità. Il suo modello verrà più volte citato in trattati stranieri ed italiani.
Credette moltissimo nel messaggio pubblicitario tanto da investirci tutti gli utili del proton. I soggetti delle pubblicità sono sempre ritratti in situazioni felici, si vedono militari pronti a partire, mamme e bambini sorridenti o sportive. Questo per esprimere l’idea che la bellezza è sinonimo di salute.
Il proton costituì un caso unico nella storia della pubblicità farmaceutica, sia per la sua vita commerciale, sia perché vi si dedicarono famosi artisti dei primi anni del ‘900.
L’idea della mostra nasce dall’incontro con Maristella, nipote di Camillo Rocchietta, che ci ha affascinati con i suoi racconti e ci ha supportati nel lavoro di ricerca.
LE COLLEZIONI
Il Museo della Farmacia Picciòla a Vercelli, in via Galileo Ferraris, 24, viene inaugurato nel 2014. Al suo interno possiamo trovare l’arredamento e gli oggetti appartenenti alla Farmacia Picciòla di Trieste fondata nel 1799, ed è stata arricchita da innumerevoli oggetti, soprammobili e libri attinenti alla farmacia piemontese, tra i quali: bilancini, aerosol a spirito, mortai, pestelli di marmo di ogni misura, alambicchi, vasi (epoca ‘700-‘800)etc. e sono inoltre visionabili articoli, documentazione storica, volumi scientifici e libri di letteratura. Il museo racconta l’evoluzione della farmacia in 200 anni anni di storia.
L’Accademia Italiana di Storia della Farmacia (AISF) è stata fondata nel 1950 da storici farmacisti, rappresentanti degli Ordini Professionali e dell’Università, è riconosciuta a livello internazionale e negli anni ha contribuito a promuovere la storia del farmaco, della farmacia e dei farmacisti. L’Accademia ha per fine la diffusione e l’incremento degli studi storico-farmaceutici in tutti i loro aspetti e rapporti con le scienze affini e la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico artistico della farmacia italiana.